Complesso monastico
Patrimonio Mondiale UNESCO
La Certosa di San Lorenzo è il complesso monastico più vasto dell’Italia meridionale e dal 1998 fa parte del Patrimonio mondiale dell’Unesco.
Per le vostre vacanze a Palinuro, che sia primavera o estate, vi consigliamo di prendervi una pausa dal mare e fare una gita culturale alla scoperta della Certosa di San Lorenzo a Padula.
La Certosa di San Lorenzo è uno dei complessi monastici più importanti d’Europa. L’edificio fu edificato nel 1306 e il suo impianto, oltre a richiamare l’immagine della graticola sulla quale San Lorenzo fu arso vivo, rispecchia l’organizzazione della vita religiosa dell’ordine certosino che predica il lavoro e la contemplazione. I Certosini lasciarono Padula nel 1807, perché privati dei loro possedimenti nel Cilento, in Basilicata e in Calabria. Il monumento conobbe quindi uno stato di precarietà e abbandono; i locali esterni furono successivamente dati in uso a privati, così come l’area agricola di isolamento che circondava la Certosa, e durante le due guerre mondiali, il complesso divenne campo di concentramento.
Oggi la Certosa ospita il Museo Archeologico della Lucania Occidentale e la sua collezione di reperti provenienti dagli scavi delle necropoli di Sala Consilina e una vasta raccolta di arte contemporanea.
La Certosa di San Lorenzo è il complesso monastico più vasto dell’Italia meridionale e dal 1998 fa parte del Patrimonio mondiale dell’Unesco.
Per le vostre vacanze a Palinuro, che sia primavera o estate, vi consigliamo di prendervi una pausa dal mare e fare una gita culturale alla scoperta della Certosa di San Lorenzo a Padula.
La Certosa di San Lorenzo è uno dei complessi monastici più importanti d’Europa. L’edificio fu edificato nel 1306 e il suo impianto, oltre a richiamare l’immagine della graticola sulla quale San Lorenzo fu arso vivo, rispecchia l’organizzazione della vita religiosa dell’ordine certosino che predica il lavoro e la contemplazione. I Certosini lasciarono Padula nel 1807, perché privati dei loro possedimenti nel Cilento, in Basilicata e in Calabria. Il monumento conobbe quindi uno stato di precarietà e abbandono; i locali esterni furono successivamente dati in uso a privati, così come l’area agricola di isolamento che circondava la Certosa, e durante le due guerre mondiali, il complesso divenne campo di concentramento.
Oggi la Certosa ospita il Museo Archeologico della Lucania Occidentale e la sua collezione di reperti provenienti dagli scavi delle necropoli di Sala Consilina e una vasta raccolta di arte contemporanea.